Chi siamo |
L’associazione di Solidarietà con il Popolo Saharawi di S. Miniato è un’associazione iscritta – dal 2000 – al registro regionale del Volontariato.
La sua sede legale è a Cigoli, Piazzale Ludovico Cardi, 4.
L’associazione si è costituita come Comitato nel 1992 ed è divenuta poi associazione di volontariato nel 1996.
La finalità fondamentale dell’associazione è quella di sostenere il popolo saharawi, o meglio quella parte di popolazione che è fuggita dal Sahara Occidentale nel 1975 e si è rifugiata in Algeria dove tuttora vive in campi profughi. Il tipo di sostegno offerto si muove su più filoni:
Tale sostegno si traduce in forme di sensibilizzazione della cittadinanza, e delle istituzioni di ogni livello, affinché si interessino a questo popolo di cui si conosce poco la storia, e perché facciano pressione presso le autorità internazionali e gli organismi competenti per la realizzazione del referendum e per la ricerca di una soluzione a questo pluridecennale conflitto con il Marocco.
Attraverso la cooperazione decentrata e l’invio di aiuti umanitari si cerca di garantire la sussistenza alimentare, la maggiore salubrità possibile, un livello di istruzione minima per tutti (corrispondente alla nostra scuola dell’obbligo), la formazione professionale.
La nostra associazione non gestisce autonomamente alcun progetto, tranne quello dell’accoglienza in Italia dei bambini. Operiamo però in collaborazione con altre associazioni e con varie istituzioni per sostenere progetti umanitari e di cooperazione verso i saharawi. In particolare la nostra associazione:
L’accoglienza estiva dei bambini saharawi.
L’associazione di Solidarietà con il Popolo saharawi di S. Miniato ha iniziato l’accoglienza dei bambini nell’estate del 1992, all’inizio come Comitato e dal 1996 come associazione di volontariato. In sintesi l’attività consiste nell’organizzazione di una serie di iniziative per accogliere per 2 mesi (luglio e agosto periodo estremamente difficile per le condizioni di vita nel deserto) un gruppo di almeno 10 bambini saharawi con un proprio accompagnatore maggiorenne. Pertanto nel programma vengono previste:
Nell’anno 2009 l’associazione ha deciso di avviare una revisione complessiva della propria attività, partendo dallo stretto raccordo e affiatamento ormai esistente tra i Comuni di San Miniato, Fucecchio e Castelfiorentino. L’aver lavorato insieme per anni e l’aver condiviso le modalità di gestione del progetto, con frequenti incontri e scambi anche durante l’anno, ci ha consentito di rilanciare e rinnovare l’associazione.
Il rinnovamento si è caratterizzato con due tipologie di azioni: 1) Formale: mediante l’allargamento a volontari e rappresentanti dei Comuni di Fucecchio e Castelfiorentino. L’associazione per dare una dimensione intercomunale ha preso come denominazione “Hurria” (libertà) ed ha rinnovato il Consiglio Direttivo; 2) Sostanziale: mediante nuove scelte programmatiche: a) Promozione di un coordinamento politico fra tutti i Comuni della zona, per rilanciare un’azione politica a favore di questa popolazione e per coordinare i vari interventi e l’accoglienza estiva; b) Stesura di una programmazione unitaria dell’accoglienza da realizzare nei vari territori comunali; c) Sviluppare nuove azioni di intervento; d) Promuovere il coinvolgimento dei giovani sui temi dei diritti negati, della solidarietà e della lotta al razzismo.
Il nuovo progetto si è concretizzato nell’anno 2010 con la modifica allo Statuto, il rinnovo delle cariche, la programmazione dell’accoglienza in forma unificata e l’avvio di nuove azioni. A partire dal mese di settembre l’attenzione dell’associazione si è concentrata sulla necessità di coinvolgere i ragazzi delle scuole. Prendendo spunto da esperienze fatte da altre realtà toscane, abbiamo deciso di condividere con alcuni insegnanti delle scuole superiori un percorso didattico che vede il coinvolgimento diretto dei giovani. Noi riteniamo che questa nuova attività sia uno dei punti qualificanti della nostra azione; dobbiamo trovare le forme più opportune per avviare un confronto con le nuove generazioni sui temi dei diritti, della solidarietà e dell’accoglienza. Solo con un coinvolgimento diretto è possibile stabilire un rapporto fra gli obiettivi della nostra associazione e i ragazzi della nostra zona. Noi crediamo che i giovani debbano entrare in contatto con i temi che stiamo trattando, affinché possano toccare con mano una realtà lontana ma che riguarda tutti e che chiede a tutte le coscienze di esprimersi e confrontarsi. |